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Andria 29 Aprile 2006. Dopo 4 anni Claudio di nuovo in concerto per la costruzione dell'oratorio S.Annibale M. di Francia di Andria

Andria Rassegna Stampa  

Dal sito ufficiale  i video e le foto  *  grazie a Ivan la Scaletta

La Gazzetta del mezzogiorno 3 Mag.
Numerose le prese di posizione a favore dell'evento
Concerto di Baglioni il rione Camaggio difende gli organizzatori

Il concerto di beneficenza di Claudio Baglioni (per recuperare fondi necessari alla costruzione di un oratorio nel quartiere), al rione Le Croci-Camaggio, continua a far discutere. Dopo le critiche e le proteste di chi non ha condiviso la scelta di tenere ugualmente il concerto nonostante la pioggia, e soprattutto la confusione sorta intorno all'esibizione del cantautore romano (solo un saluto? il concerto vero e proprio? con quale visibilità? e con quale rispetto per la differenziazione dei posti che variavano, come costo dei biglietti, dai 150 euro ai 25 euro?), è giunta ora la presa di posizione di alcuni cittadini del quartiere. «Gli abitanti del quartiere Croci-Camaggio - ha dichiarato Michelina Paradiso - vogliono ringraziare quanti con il loro impegno e la disponibilità dimostrata, hanno dato visibilità al quartiere nel quale viviamo, a partire innanzitutto da Claudio Baglioni, che con grande senso di attaccamento e rispetto nei confronti del nostro territorio, ha comunque voluto dar luogo al previsto concerto, sabato scorso, nonostante le avverse condizioni atmosferiche». I cittadini del quartiere hanno diffuso una nota sulle critiche ricevute dall'organizzazione: «Pensiamo che il disappunto sia stato sollevato da pochi scettici che non avendo proposte valide da fare, sono solo capaci di produrre e fomentare inutili quanto sterili polemiche e critiche». Lucia Suriano ha aggiunto: «Noi, invece, vogliamo ringraziare il nostro parroco, don Riccardo Agresti, per la tenacia dimostrata nella realizzazione dell'evento, che ha dato visibilità e risonanza al nostro quartiere, dimostrando quindi che lo stesso quartiere non è solo un agglomerato di case abitate da gente indigente ed indifferente alle problematiche del territorio, ma che se ben guidata e correttamente motivata, è in grado di fornire prova di grande abnegazione, e dedizione al servizio verso il prossimo, che si tramuta in maturazione delle coscienze e del senso di civiltà». mp


La Gazzetta del mezzogiorno 1 Mag.
Si rimborseranno i costosi biglietti? Il parroco: mi appello al buon senso, c'era scopo benefico
Baglioni, pioggia di critiche
Andria, contestato il concerto di beneficenza sotto il diluvio Spettatori congedati, poi il cantante si esibisce ugualmente


ANDRIA«Mi appello al buon senso e al buon cuore. Baglioni ha tenuto il concerto sotto la pioggia, certo, ci sono stati disagi e confusione, ma non dimentichiamo che l'iniziativa era benefica: recuperare denaro per costruire l'oratorio nel quartiere Le Croci-Camaggio»: don Riccardo Agresti, parroco di S.Maria Addolorata alle Croci, risponde così alle critiche e alle proteste di chi, sabato sera, ha partecipato al concerto di Claudio Baglioni ad Andria. Sì, perché mentre prima c'è stato il giorno della sottolineatura positiva della manifestazione (anche sulla Gazzetta abbiamo pubblicato articoli sul rapporto Baglioni-Andria, Baglioni-don Riccardo, Baglioni co-architetto dell'oratorio, tutte questioni precedenti al concerto), ora è il giorno della cronaca dell'evento. Una cronaca che deve dar conto di una situazione: la pioggia torrenziale ha mandato in confusione l'organizzazione. Nel senso che, come molti cittadini hanno fatto notare (e in redazione sono giunte pure note di protesta), sono arrivati a chi aspettava dietro le transenne, due messaggi. Il primo: il concerto non si fa, ci sarà il rimborso dei biglietti (prezzi da 150 a 25 euro). Il secondo: Claudio Baglioni vuole salutare il pubblico. Dopo questi due messaggi, però, c'è stata l'inattesa esibizione completa del cantautore. Non seguita da molti che se ne erano andati, e seguita in condizioni disastrose da chi era rimasto. Le domande dei cittadini e dei fans sono: chi ha diffuso l'annuncio del concerto annullato e del relativo rimborso? Chi ha voluto che il concerto si tenesse ugualmente sotto l'acqua? Cosa si risponde a coloro che sono andati via dopo l'annuncio dell'annullamento del concerto? Cosa si risponde a coloro che hanno assistito ad un concerto in piedi, sotto la pioggia, con gli ombrelli aperti e quindi con grosse difficoltà nel vedere, con nessun rispetto per le posizioni previste, invece, dai biglietti che nel costo, appunto, variavano da 150 a 25 euro? In molti, poi, hanno posto altri problemi: come mai non era previsto un piano di riserva che potesse salvare il concerto e le attese di 1.400 spettattori? Infine, la domanda più precisa: perché prima è stato detto che Baglioni voleva solo salutare il pubblico e poi, invece, il saluto si è trasformato in un concerto vero e proprio? Con una postilla: perché i biglietti non sono stati strappati? Domande soprattutto di famiglie che hanno acquistato anche tre-quattro biglietti da 150 euro. Interrogativi di chi è andato via avendo avuto notizia che il concerto non ci sarebbe stato e che i biglietti sarebbero stati rimborsati. Don Riccardo Agresti risponde: «siamo dispiaciuti per i disagi, ma bisogna tenere a mente che il tutto era per una azione benefica e, quindi, chiediamo anche a chi ha vissuto il disagio di farsi strumento di questa azione di beneficenza che porterà un oratorio in un quartiere. Ricordando anche, inoltre, che personalmente ho ricevuto solo una telefonata di protesta e, al contrario, molti incoraggiamenti ed apprezzamenti per la manifestazione». Michele Palumbo

La Gazzetta del mezzogiorno 1 Mag.
andria Il tempo inclemente ha alimentato prima attese deluse poi molti disagi per gli spettatori del concerto del cantautore romano a Camaggio
Baglioni, piovono anche le critiche
Don Riccardo: «Ci appelliamo al buon cuore di quanti ci aiutano a realizzare l'oratorio»

ANDRIAUn secolo fa, come attacco per una cronaca di partita di pallone naufragata nella pioggia, si sarebbe chiamato in causa Giove Pluvio, ma per un concerto di beneficenza organizzato per recuperare fondi necessari a costruire un oratorio di una parrocchia, scomodare il re degli dei può essere improprio. Giove o no, comunque, l'acqua ha flagellato quella che doveva essere una festa: il (secondo) concerto di Claudio Baglioni ad Andria, in beneficenza, per una causa importante e cioè realizzare un oratorio nel quartiere Le Croci-Camaggio. La pioggia ha allarmato tutti. E più si avvicinava l'ora d'inizio della manifestazione, più la domanda si faceva pressante: «ma il concerto si farà?». Alla fine, ahimè, la pioggia ha creato confusione, disagio, malumore. E proteste. All'indomani dell'esibizione di Baglioni, infatti, in redazione sono giunte telefonate e note di protesta di cittadini e lettori. Alcuni hanno anche sottolineato che le cronache giornalistiche avevano, invece, celebrato entusiasticamente l'evento. A tal proposito, un po' di chiarezza è necessaria: gli articoli apparsi sabato (basta leggerli) si riferivano tutti all'iniziativa (il concerto di beneficenza), all'incontro del cantautore avuto con i giovani in una scuola, al fatto che lo stesso Baglioni sta collaborando, come architetto, al progetto dell'oratorio da costruire. Sul concerto (l'esibizione di Baglioni è terminata intorno alla mezzanotte) non c'era alcun articolo in quanto la cronaca dell'evento era stata rinviata ad oggi, lunedì, come si può ben vedere e leggere. Non eccessivo entusiasmo, dunque, ma analisi di un fatto singolare e positivo: un cantautore che in quattro anni tiene due concerti di beneficenza in un quartiere di Andria per contribuire a realizzare un oratorio. Cosa sia avvenuto, poi, al concerto è altra cronaca. Cronaca che racconta lo sdegno, le proteste, la confusione, i disagi, i clamorosi equivoci. La pioggia mette in discussione il concerto e in molti chiedono ai responsabili cosa accadrà. Prima c'è incertezza, poi si sparge la voce che il concerto è annullato e che ci sarà il rimborso. Poi giunge un altro annuncio: si entra perché Baglioni vuole comunque salutare il pubblico. I biglietti non vengono strappati, si entra senza rispettare i posti (con sensibili variazioni di prezzo: da 150 a 25 euro), c'è il saluto, che poi diventa una esibizione che dura oltre due ore. Sotto la pioggia. Con le persone in piedi. Con gli ombrelli aperti. Molti chiedono se è giusto. Alcuni chiedono notizie sul rimborso. Don Riccardo Agresti, il parroco di S. Maria Addolorata alle Croci, risponde: «Ci appelliamo al buon senso e al buon cuore. Il concerto, anche con disagi, c'è stato. E la manifestazione, ricordiamolo, era per beneficenza. Ritengo che anche chi ha subito disagi sia strumento per realizzare un'opera importante». Michele Palumbo

la Repubblica 29 Apr.

Sarà costruito a Andria, dove stasera l'artista farà uno show: "Servono 700mila euro" . Con le opere aiuterò le periferie"
Dal cantautore all'architetto
Baglioni progetta un oratorio
di ORAZIO LA ROCCA

ROMA - "Con la musica e l'architettura ora combatto il degrado delle periferie urbane. Una sfida necessaria ed affascinante iniziata con un primo progetto dedicato al recupero dei bambini di strada attraverso l'edificazione di un oratorio". Nasce con questo spirito l'opera prima dell'architetto Claudio Baglioni, cantautore tra i più noti, ma da qualche mese anche progettista dopo la laurea conseguita presso la storica facoltà di Architettura di Valle Giulia di Roma.

Un titolo professionale che l'"altro" Baglioni è seriamente intenzionato ad "usare" per il riscatto socio-urbanistico delle aree più depresse delle nostre piccole e grandi città. La cornice dell'esordio di Baglioni nella sua doppia veste di cantante-architetto è Andria (Bari), dove questa sera terrà un concerto di beneficenza per finanziare il nuovo oratorio parrocchiale, da lui progettato insieme ad altri tre colleghi. Canterà i suoi maggiori successi, da "Questo piccolo grande amore" fino all'ultimo cd, "Gli altri tutti qui", ma ci sarà anche grande attesa per quanto dirà in merito al progetto.

Baglioni, perché un oratorio e perché ad Andria?
"Questo progetto è frutto di un sentimento, di tanta voglia di guardarsi intorno, di capire e di dare risposte per aiutare i più deboli. La mia vita è legata all'oratorio, spazio di preghiera, di giochi, di ore e ore trascorse insieme agli amici, di tempo che passa. L'oratorio è il posto dove i ragazzi si ritrovano e crescono insieme. Dove non ci sono, l'alternativa è solo la strada".

Ma perché proprio ad Andria? Lei, romano doc, saprà senz'altro che anche nelle periferie romane c'è tanto da fare.
"E' vero. A Roma, ma in qualsiasi grande o piccolo agglomerato urbano ci sono aree di degrado. E' lì che rappresentanti delle istituzioni, architetti ed urbanisti, devono guardare con più attenzione. La scelta di Andria è stata casuale. Ci sono capitato nel corso dei viaggi che iniziai a fare nelle città italiane a partire dal 2000. Ad Andria ho conosciuto una figura straordinaria che dedica la sua vita al recupero dei ragazzi delle periferie, don Riccardo Agresti. E' lui che mi ha fatto capire quanto sia importante edificare nel suo quartiere un luogo di aggregazione per i suoi ragazzi, come l'oratorio. Un paio d'anni fa ho fatto un primo concerto per raccogliere fondi. Ora siamo al secondo concerto col quale speriamo di finanziare tutta l'impresa, tramite anche i contributi del comune, della diocesi e di sponsor locali. Servirebbero 750 mila euro. Ma anche con 500 mila euro possiamo farcela".

Quali sono le linee portanti del progetto?
"L'idea di fondo è l'oratorio inteso come luogo di incontro e di ritrovo. E' frutto di un lavoro progettuale d'equipe fatto con i colleghi Elisabetta Petruzzelli, Michele e Filippo Galentino. E' un progetto che va a sanare un'area abbandonata. L'oratorio sarà dotato di un campo di calcio, adatto anche per altri sport, di sale giochi, sale ping pong, sale di lettura, una galleria e servizi. Di grande suggestione estetica l'ingresso sul fronte strada, che sarà dominato da un lungo elemento a forma di onda, completamente differente dalle immagini rigorosamente stilizzate e semplici dei palazzi circostanti. Un'onda concepita come immagine del mare che invita, che unisce e che incuriosisce, al di là della quale i ragazzi di Andria troveranno i loro spazi. E' una sfida che vale proprio la pena vincere".

La Gazzetta del Mezzogiorno 29 Apr.
Tutti esauriti i 1400 posti. Previsti incontri con gli studenti e con il sindaco
Andria, il concerto di Baglioni
L'incasso servirà per realizzare un oratorio nel rione Camaggio

Oggi, sabato 29 aprile, è il giorno del concerto di Claudio Baglioni ad Andria. Un concerto particolare: il cantautore romano, infatti, terrà il suo concerto per beneficenza, per aiutare i giovani ed i cittadini del quartiere Le Croci-Camaggio ad avere un luogo di aggregazione, per dare una consistente mano a don Riccardo Agresti, il parroco di S. Maria Addolorata alle Croci, nella costruzione di un oratorio. Un oratorio che dovrà essere realizzato su un suolo che è stato ceduto gratuitamente, in diritto di superficie, dal Comune di Andria. E' la seconda volta che Baglioni tiene un concerto in città per questo motivo: la sua amicizia con don Riccardo Agresti, dunque, lo porta nuovamente, questa sera, alla scuola di via dott. Camaggio, a due passi dalla chiesa delle Croci, a cantare per un oratorio, per i giovani. Un oratorio che lo vedrà impegnato anche, visto che il cantautore è pure architetto, nel lavoro di progettazione. Un impegno sociale a favore di un quartiere di Andria, dunque, significativo, totale. Il concerto (1.400 posti, naturalmente tutti venduti) si terrà alle 21, ma Baglioni parteciperà anche ad alcuni incontri nel pomeriggio. Alle 15, presso l'Istituto professionale statale per i servizi sociali e pubblicitari, in via Paganini, dove incontrerà una delegazione degli studenti delle tante scuole cittadine. Alle 16, poi, il cantautore incontrerà il sindaco, Vincenzo Zaccaro, a Palazzo di Città. Un incontro ufficiale tra due soggetti, l'ente comunale ed un artista, che insieme si stanno impegnando per dare ad una parrocchia, cioè ad un quartiere, dunque alla città, un oratorio. Il concerto porterà nelle casse pro-oratorio almeno 90mila euro che, sommati ai contributi degli sponsor e al ricavato di altre iniziative, fanno circa 600mila euro. Il primo passo, importante e decisivo, per realizzare l'oratorio. Michele Palumbo

La Gazzetta del Mezzogiorno 28 Apr.
Incontri e concerto
Domani Baglioni in città

Domani, sabato 29 aprile, alle 21, nell'oratorio di S. Maria Addolorata alle Croci (scuola via dott. Camaggio), si terrà il concerto di Claudio Baglioni, organizzato da don Riccardo Agresti, il cui ricavato sarà interamente devoluto alla costruzione di un nuovo (e vero) oratorio nel quartiere (via Alpi e via Dolomiti). Il cantautore romano incontrerà nel pomeriggio, alle 15, i ragazzi di un istituto scolastico superiore e alle 16 sarà nella sala del Consiglio, a Palazzo di Città, per il saluto ufficiale, con l'intervento del sindaco Vincenzo Zaccaro.

la Gazzetta del Mezzogiorno 25 Apr..
Il concerto del cantautore romano per l'oratorio
SABATO PROSSIMO. Baglioni, ad Andria notte speciale per don Riccardo e i suoi ragazzi


Conto alla rovescia per il concerto straordinario che Claudio Baglioni terrà sabato prossimo, 29 aprile, nell'oratorio della Chiesa di Santa Maria Addolorata, alle Croci di Andria: tutti esauriti i 1300 biglietti circa messi in vendita nelle passate settimane a particolari «prezzi-beneficenza» (150 euro le prime file, 100 quelle centrali, per interderci), dato che il ricavato della serata organizzata da don Riccardo Agresti sarà interamente devoluto per la costruzione di un nuovo oratorio dedicato a Sant'Annibale Maria di Francia in via Alpi e via Dolomiti nel comune co-capoluogo della sesta provincia pugliese. Non è la prima volta che Claudio Baglioni si offre per una iniziativa del genere: sempre ad Andria tre anni fa, e sempre con l'apporto di don Riccardo, Baglioni tenne un altro storico concerto nello stesso grande cortile, deliziando il pubblico con chitarra, pianoforte e voce, e con performance particolari, che raramente si erano viste nei suoi migliori e collaudatissimi concerti. Un'amicizia profonda quella fra il cantautore romano ed il sacerdote andriese, nata qualche anno fa in occasione della tappa in città del tour: Baglioni partecipò ad un incontro con i ragazzi della parrocchia, proprio quella di don Riccardo, e di lì nacque un'amicizia inossidabile. Nel segno della solidarietà: nacque così l'idea della prima serata di beneficenza, e poi ancora di questo secondo concerto con le stesse finalità. Claudio Baglioni sembra essersi davvero innamorato di questa terra, degli ulivi secolari, del silenzio profumato della Murgia che, come qualcuno ricorderà, lo commossero quasi fino alle lacrime perché gli riportarono alla mente ricordi d'infanzia, sensazioni mai più provate. Torna ad Andria Claudio Baglioni, e per lui è già tutto in preparazione: nel pomeriggio di sabato prossimo alle 15 incontrerà i ragazzi di un'istituto scolastico superiore, alle 16 sarà nella sala consiliare per il saluto ufficiale della città (con l'intervento del sindaco avv. Vincenzo Zaccaro e delle autorità cittadine), e poi sarà il pubblico dell'oratorio della parrocchia di Santa Maria Addolorata alle Croci ad attenderlo. Per una nuova straordinaria serata, ancora in «solo», pianoforte e chitarra, con la sua voce solista e solitaria, come piace di più ai fans, magari ancora con il bis di don Riccardo Agresti che intona «Quella tua maglietta finaaaaa?». Lucia De Mari

 

La scaletta del concerto - grazie a Ivan del NG Ifmb
Strada facendo
Doremifasol
Isolina
Chissà se mi pensi
Mia libertà
A modo mio
Stai su
CIncinnato
Una facccia pulita
W l'inghilterra
Io sono qui
Cuore di aliante
Sono io
Mai più come te
Tienimi con te
Noi no
Amore bello
E tu
Sabato pomeriggio
E tu come stai
Scende la pioggia
Solo
Lampada Osram
Signora Lia
Porta Portese
Puoi
Avrai
Il nostro concerto
Il sole e la luna
Va'
Tutto in un abbraccio
We shall overcome
La vita è adesso
Mille giorni di te e di me
Tutti qui