Eccomi....alla festa!
 

Finalmente, passati questi giorni tesi in cui mi era impossibile fermarmi a riflettere e raccontare, mi accingo a liberare la mente dai pensieri quotidiani e sulle note del nostro ritorno alla festa di sabato, teatro anche per me di grandi emozioni e incontri. Ancora una volta sulle orme del grand'uomo, attraverso i suoi sentieri e i suoi cieli, nelle vie dei colori in quella piazza stracolma di gente in festa. é proprio il tema della festa ciò su cui mi voglio soffermare, ciò che ha preso il mio cuore dall'inizio alla fine. Questa serata ha rappresentato la fine di un lungo viaggio durato circa due anni, e mi è sembrato che Claudio volesse dedicarlo proprio a tutti: festa per le migliaia di persone accorse in piazza, venute a stringerlo in un abbraccio che ricambia con sempre maggiore intensità; in festa i 12.000 militari italiani che seguivano l'evento da lontano, presenti con il cuore insieme a tutti noi e a cui ha rivolto un pensiero sincero attraverso la sua voce e la sua emozione, nella speranza di vivere in un mondo con meno ingiustizia capace di un gesto di pace e amicizia; in festa tutti quelli che ci hanno raggiunto attraverso Radio Italia o in altro modo, a distanza, anche loro così vicini e uniti al nostro calore. Tantissimi insomma, una festa di dimensioni incalcolabili! Quest'atmosfera è stata subito scandita dai grandi pezzi natalizi eseguiti dal quartetto Flegreo e in seguito dalla grinta e dal talento dei Baraonna e di Rosa Martirano. Non a caso Claudio, al suo ingresso in scena come protagonista, esordisce con una canzone positiva e di buon auspicio come "Strada facendo", ci chiama a gran voce, ci invita a continuare a cantare perchè domani non saremo più da soli, ma troveremo un gancio in mezzo al cielo. Una tlefonata a mia mamma, e quel gancio si fa dieci chilometri in pochi secondi e la raggiunge e afferra durante quei brevi attimi della mia voce e quella di Claudio in coro in quel grande e sincero augurio. Si continua a correre e a volare con "le vie dei colori" e "cuore di aliante", e io mi sento nel corpo e nella voce un'energia cosmica, mi sento vicinissima a Claudio pur essendo schiacciata come una sardina in mezzo a quella folla. Eccomi di nuovo nell'universo di quella voce sempre virtuosissima, neanche un brivido di freddo in tutta la serata, senza quasi mai smettere di cantare, con la mia voce che toccava acuti che non mi sarei mai aspettata. é stato un entusiasmo infantile, da bambina alla sua prima festa di compleanno, a dominarmi per quasi tutto il concerto, forse anche dovuto alla prospettiva di incontrare finalmente gli altri parolini in viaggio alla fine. Ho forse vissuto il concerto in sè con intensità un po' minore rispetto al mio unico "Crescendo", in una location e in un contesto completamente diversi. Tuttavia i momenti da ricordare non sono mancati: "Avrai", oltre che più emozionata, mi è sembrata ancora più virtuosa del solito grazie al quartetto d'archi. "Notti" mi ha riportato dritta all'atmosfera del "crescendo", dove il sentirla per la prima volta dal vivo e il seguire il suo ritmo con voce, mani e cuore era stato tutt'uno. Durante la sempre splendida "Sono io", di nuovo mi sono sentita urlare con quanto fiato ho in gola "e se tutti noi siamo tanti IO con un prima e un poi sono storia anch'io" e un'altra volta ho chiesto a Claudio come abbia fatto ad interpretare così esattamente il mio pensiero, la mia voglia di farmi sentire, giurando che non l'avrei mai saputo dire meglio! "Mille giorni di te e di me", due parole scambiate con mia zia e subito ci si intende: un altro salto nella macchina del tempo e via al 4 marzo, al forum e alla nostra corsa sotto il palco verso Claudio. Nelle mie orecchie il ritornello che percorre tutta la piazza, di attesa alla canzone del secolo, e il sorriso alla titubanza sulle sue prime note. La grande triade finale, con anche la mia canzone preferita "la vita è adesso", durante la quale ho accolto l'invito di Claudio saltando sulla vita, come fosse un tappeto elastico. Ho ricevuto il regalo di un Claudio emozionato e desideroso di concludere il suo viaggio stringendoci in un grandissimo, infinito abbraccio, prima di raccogliersi e tornare a scrivere. E ho ricevuto anche lo splendido regalo di conoscere e stringere Mati, Claudina, Alberta ed Alex e di trascorrere con loro bellissimi minuti in un clima di allegria contagiosa. Mi è parso già allora di sentire un coro di voci concordi di approvazione per la serata che abbiamo trascorso; grazie di cuore a tutti per avermi fatto sentire parte di questa splendida casina.
Unite queste parole sul 18 alle emozioni di Alex e Claudina, anch'io rivolgo a tutta la lista sinceri ed infiniti auguri di un sereno Natale e di un 2005 meraviglioso, ricco di novità e gratificazioni. Annalisa, auguri e congratulazioni anche da parte mia, che il 2005 ti porti altre grandi soddisfazioni!
Saluti a tutti, magari prima di partire tornerò a fare un salto in queste stanze così calde!
 

Alissa

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