Uno sguardo dal palco


Immagine 17: Lavorare stanca...a Noi, No

" Buongiorno a tutti!" . E' di nuovo Lunedì ed arrivo al lavoro con i soliti cinque minuti abbondanti di ritardo. Da un pò di tempo, nonostante i miei sforzi, non riesco mai ad essere puntuale. Un giorno a farmi da intralcio in mezzo alla strada è un camion che scarica del materiale edilizio per un palazzo in costruzione, un altro è quello della nettezza urbana che svuota i cassonetti; una volta c'è il cancello del garage chiuso e non ho messo il telecomando in borsetta, un'altra volta dimentico a casa il camice pulito e sono costretta a tornare indietro. Nonostante io mi alzi presto ed esca di casa sempre alla stessa ora, c'è sempre un motivo per cui arrivo in ritardo.
A turno, i miei colleghi del piano superiore mi salutano :
" Buon Giorno, ben arrivata!" , fa Giuseppe.
" Ciao Ro'. Era in ritardo l'aereo ieri notte?" aggiunge Patrizia ; Giovanna invece mi viene vicino mentre mi abbottono il camice : " Ohè , Ro'. Com'è andata? Ti sei divertita? Sei riuscita finalmente a conoscere il tuo "fidanzato" col pass del Clab?".
Tengo la testa abbassata fingendo di abbottonare meglio l'ultimo bottone e mento spudoratamente : " Avevi dei dubbi? Dopo il concerto sono salita sul palco, mi sono presentata e l'ho baciato. Lui è rimasto folgorato e mi ha detto :" Aspettavo da una vita di conoscerti!" e mi ha chiesto di andare a cena con lui. Io sono fuggita senza dir niente a nessuno e lui mi ha riaccompagnata in albergo la mattina dopo. E basta."
Giovanna mi sorride e facendo finta di credermi mi dice :"Ma come mai sei tornata? Non avevi detto che se l'avessi conosciuto l'avresti rapito e portato su una spiaggia deserta dei Mari del Sud ?"
" Sì, sull' Isola dei Famosi a spaccare noci di cocco !" ridacchia Giuseppe ed io :
" Cosa vuoi ,Giò, il mio aereo privato è andato in avaria e ho dovuto riprendermi l'AirOne!"
Dalla stanza a fianco, la voce di Patrizia vuole dire la sua :" Non datele retta! E' una ballista! Ro', dì la verità , che Claudio ti ha fatto il bidone! Me l'ha detto Lina che non c'è stato nessun concerto!"
" Davvero Ro' ? E come mai?" , chiede Giò.
" Mio Dio! " s'intromette Giuseppe " A Roma ci sarà una seconda Fontana di Trevi, con tutte le lacrime che avrai versato!"
" Ma figurati se mi metto a piangere per questo! Ero solo un pò seccata e delusa."
" Un pò , e basta ? E chi ci crede ! " ribatte la voce dall'altra stanza , " Avrai distrutto mezza Roma dalla rabbia!"" Macchè ! Mi credete così fuori di testa? Mi è dispiaciuto molto ma non sono così fanatica. Le pazzie le lascio fare agli altri."" E' vero. " continua Giovanna, " Voi non l'avete vista al concerto di A... Conoscendo la sua esuberanza, temevamo che chissà cosa avrebbe fatto. Invece non ha battuto ciglio, quasi quasi non applaudiva nemmeno."
E Giuseppe : " Me l'immagino. Bernardette all'apparizione di Lourdes ! In estasi! Chissà che piaceri ti darà mai questo ' amore platonico' !"
" Sfotti, sfotti. Le tue battute non mi fanno nè caldo, nè freddo. Ma ricordati che gli amori non 'consumati' non si consumano."
Mi squilla l'interno e vado a rispondere :
" Ro', sono Sara. Tutto bene ? Ti sto mandando su un emocromo urgente. E' di un bambino di cinque anni. Fallo per primo perchè i genitori sono qui che aspettano il risultato..."
Forse si è già capito che io lavoro in un laboratorio di analisi. A me piace tanto il mio lavoro. Certo, qualcuno potrebbe obiettare che la vista e il maneggiamento quotidiano del sangue ed altre escrezioni organiche non è esaltante, ma a tutto ci si fa l'abitudine. Sentirsi utili e a volte necessari nella risoluzione dei problemi in chi ha la salute traballante,
gratifica qualsiasi sacrificio. Questo è il mio lavoro da tanti anni ormai e non ho mai voluto cambiare. Sarà per l'affetto che si è stabilito tra noi dipendenti di una struttura privata che è quasi la succursale della famiglia oppure per la paura di fare un salto nel buio. Sarà stato per entrambe le cose. Non nego che a volte avrei voluto strapparmi via il camice e
andarmene. Chissà dove, poi. Ma sono quei momenti di buio mentale che ti assalgono quando il cuore è stanco ed il suo battito è solo una forza d'inerzia : quando ti sembra che lo spettacolo della tua vita, dopo le innumerevoli repliche, non meriti più spettatori, nè applausi. Allora vorrei sentirmi utile da qualche altra parte, in qualche posto dimenticato del mondo, dove c'è posto solo per il dolore, la sofferenza e la miseria ; dove la gente ti tende le mani e ti chiede aiuto ; dove gli occhi dei bimbi, cerbiatti impauriti, implorano gioia. E non è improbabile che prima o poi, quando avrò coraggio sufficiente, o quando andrò in pensione, mi butterò in quest'avventura. Ma anche qui, in fondo, se valuto il mio lavoro con animo più sereno,mi sento utile e gratificata: i pazienti si affezionano e noi
diventiamo gli àuguri di guarigioni talvolta insperabili. E l'affetto è vicendevole tanto che ogni volta che si eseguono gli esami di pazienti abituali, proviamo una gioia immensa quando si evidenziano dei miglioramenti, così come rimaniamo turbati e dispiaciuti quando qualcuno non si presenta più all'appuntamento successivo.
Con la scusa dell'anzianità di servizio, la faccio un po' da padrona : i miei capi si fidano ciecamente di me e i miei colleghi a volte sbuffano e mi mandano a quel paese quando la mia pignoleria arriva al culmine della sopportazione. E così come in tutte le famiglie e in tutti gli ambienti di lavoro dove si incontrano caratteri e punti di vista differenti, succede che talvolta scoppiano litigate con parole forti, seguite da scuse sottovoce o da silenziosa indifferenza che terminano immancabilmente durante la pausa caffè, davanti ad una delle frequenti torte che io preparo per farmi perdonare.
" Ro', uno di questi giorni io ti uccido. Questo tiramisù è un vero attentato alla mia dieta. Non riuscirò mai a tornare in forma se continui a portare queste bombe caloriche!" esclama Lina, una delle segretarie, nonchè mia amica e comare.
" Lasciala perdere ,Ro'. Io ti adoro quando ci porti tanta dolcezza !" ribatte Sara, la più golosa.
" Mhmm Ro', che buona ! Io me ne prendo un'altra fetta. Posso?" domanda Ale dopo che la seconda fetta ce l'ha già sul piattino di carta ( del resto lei è l'unica che può permettersi di bissare i miei dolci perchè è di una magrezza invidiabile ).
" Ro', dì la verità. Ti stai esercitando per prendere per la gola il tuo " fidanzato" col suo dolce preferito?" continua Patrizia.
" Come sai che è il suo dolce preferito?" le chiedo.
" Senz'altro me l'avrai detto tu..."
" Il dolce preferito di chi ?" fa Ale con la bocca piena.
" Ale, svegliati! Del suo ' fidanzato'." le spiega Giò.
" Ah,è vero. Che sbadata! Me l'ero dimenticato! Però Ro', cambiatelo questo 'fidanzato'. Guardati intorno e sceglitene uno più giovane. Come fa a piacerti quella MUMMIA?"
" Mummia sarai tu , con tutto quel trucco e quei vestiti fascianti!"
" Per favore, non disprezzategli l'Uomo!" aggiunge Giuseppe con fare pomposo.
" Zitto, tu! E pensa invece , mettendo in pratica i tuoi studi di Genetica, a clonarmene uno identico. Domani ti porto una sua fotografia e vediamo quello che sai fare." Gli dico ridendo.
" Una fotocopia. Ti faccio una fotocopia, promesso." termina lui" Vedrai Ro', che uno di questi anni scriviamo a Maria de Filippi e, se ci tieni davvero ad incontrarlo, dovrai superare ardue prove. Topi che passeggiano sul tuo corpo, gechi da accarezzare, piatti di lumache da mangiare con contorno di rane fritte, docce puzzolenti che ti sporcano il
bel vestito che ti sarai camprata per l'occasione" propone Patrizia.
" Non pensateci neppure, perchè vi faccio fare una brutta figura ! Giammai mi sottoporrei a simili supplizi idioti, nemmeno per lui!" declamo, " E poi io non credo che a lui piaccia partecipare a questo genere di spettacoli. Va bene che ultimamente sembra più spiritoso che in passato , ma mi ricordo di averlo visto una volta a Carramba e si capiva che non vedeva l'ora di andarsene, tanto era imbarazzato e impacciato a stare in mezzo ad un gruppo di fans assatanate."
" Dì la verità...che ti piacerebbe!" mi stuzzica Lina.
" Pausa caffè terminata! Il lavoro chiama ! Vi riporto all'ordine. Avanti, marsch...!" E Lina con voce rauca e non troppo intonata:
" No, noi no... No, noi no... Noi non vogliamo andare...se non si vede il mare..."

 

Rosella