Non riusciremo mai a capire....

Fiuggi, 17/01/10

"Non riuscirò mai a capire le ragioni di chi non si è alzato".
Così ha chiosato Baglioni, dopo aver, per lunghissimi, interminabili 40 minuti di un clima Incredulo ho ascoltato queste parole e le precedenti che parlavano di mancanza di educazione, di difficoltà a governare questo paese etc.
Ma caro Claudio la tua organizzazione è degnissima di questo paese, raffazzonato e anche furbetto, finto tonto, "fregnone-incazzoso", maleducato quando non serve e servile quando non occorre, approssimativo, ammiccante e coccodrillesco.
Il mio raduno, quello che avrebbe dovuto produrre emozioni di parole e musica, in fondo non è mai cominciato.
Se non fosse stato per le persone che ho rivisto dopo anni con gioia immensa, il mio pur breve viaggio verso Fiuggi, sarebbe stato del tutto vano.La fila sotto l'acqua, l'assenza di sedie, le mini-risse verbali e non dei signori body-guard contro i fans, dei fans stessi contro i fans, gli insulti, il pavimento bagnato, l'unica toilette allagata, l'assenza di un punto di ristoro, il faretto che prende quasi fuoco, la farsa del bilancio approvato-non approvato con tanto di ricatto ("se contiamo uno per uno i voti, non possiamo fare il concerto, scegliete cosa volete fare"?),
Non riuscirò mai a capire le ragioni di come sia possibile che un cantante dall'animo eccelso e dalla bravura ancor maggiore, possa incorrere in un'organizzazione cosi infima.
E non sono bastati tutti gli olimpici, i gran teatri, le sante cecilie di questo mondo per sistemare queste cose. Le scuse vanno bene, una volta, due volte, tre volte, ma poi sanno di inutile, di beffardo, di illogico.
Non riuscirò mai a capire nemmeno chi ha lanciato tappetini sul palco durante il primo brano del concerto, non concepisco l'inciviltà. Ma la civile protesta sì, quella è sacrosanta. é' un modo di comunicare, visto che non ve sono poi altri consentiti in questa organizzazione di saltimbanchi.
Per capirsi bisogna parlarsi e ascoltarsi reciprocamente, senza auricolari posticci che sanno più di ennesima scusa per non guardare in faccia la realtà.
Qui non si tratta di far mettere da una parte i seduti e dall'altra parte gli "impiedi".
Si tratta di separare gli intelligenti dai cretini, gli abili dagli incapaci.
E questo non può essere demandato a nessun "barattolino", ma deve essere responsabilità di chi ci mette la faccia e anche con grande pena, deve sostenerla di fronte a queste scene imbarazzanti per chi è costretto a farle ed a subirle.
Proviamo, per chi ne ha voglia e coraggio, sopite le ultime note quanto vuoi commoventi, a recapitare le nostre impressioni a ClaB, positive o negative che siano state. Ciascuno prenda carta e penna, prenda mouse e tappetino (quello che non vola nei palasport..) e faccia arrivare un suo segnale. Perchè non si dica poi al prossimo raduno che "la scorsa volta ci avete detto che non volevate le sedie". E' chiaro che, sedie o non sedie, il problema non è quello.

Alex
 

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