Milano ConVoi tour 2014

Caro Claudio

 

Caro Claudio,

ti scrivo poche righe, confuse, per dirti grazie......mille volte, di più, di cuore.
Qualche giorno fa i nostri passi si sono incrociati di nuovo finalmente, da tre anni non riuscivo a saltare sulla vita con te. Un'eternità.
Da qualche mese "la fila 3" la custodivo in un cassetto... dove tengo le mie cose più preziose, e il cassetto l'ho riaperto un lunedì sera, un lunedì atteso da troppo tempo, un lunedì che non doveva finire mai in una tiepidissima sera di questa primavera arrivata così presto. Anche la strada percorsa centinaia di volte ma che questa volta mi porta da te, è diversa, è una strada conosciuta ma nuova, è una strada che vorrei tanto percorrere ogni volta che voglio.
Sai, non sempre la vita è morbida e luminosa, non sempre il respiro è leggero e lungo......... ma poi arriva l'idea di te e arrivi tu...e in un attimo colori tutto.
E allora grazie, grazie davvero per i tuoi abiti scuri cuciti addosso, per la tua eleganza, il tuo fisico perfetto !!!!!, per l'energia, la fantasia che per noi non risparmi mai. E il tuo viso....accende e riscalda. E la tua voce... gioia pura e argento vivo. E tu..... nonostante tutto sempre il più grande, il migliore e il tuo sorriso dolce è sempre il più vicino a me.
Lo so, questa volta non ti ho lasciato due secondi di silenzio... neanche per Avrai...(magistrale e perfetta... e amore avrai,) e "lungo il Tevere"...è sempre l'emozione più grande, che ferma il respiro e la voce....
E lo so già che non potrò più farne a meno mentre i minuti passano e passano tre ore e dieci minuti....e La vita è adesso fa tremare i muri e...anche il cuore, perché è già ora i stringere le tue mani e di passare una dolcissima notte.
E' già ora di dirti ciao Claudio. E' già ora di cercarti in un giorno nuovo e in un nuovo giorno, e di voltarsi indietro che è già un po' come tornare è già nostalgia.
Rimane tutto... anche se il palco è oramai vuoto, il sipario chiuso, le sedie accatastate, i tuoi strumenti se ne vanno per un altro viaggio ed io li sento ancora suonare anche fuori, nell'ara più fresca e nella notte più scura, ma tu rimani li....ai quattro angoli del cuore.
Caro Claudio, a presto, la prossima volta che riuscirò a saltare il muro e puntare dritto al sole.


Novella

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