Firenze 09/10 Marzo

Crescendo a Firenze
Un sogno lungo due giorni

Vorrei poter racchiudere tuttoinunabbraccio ma nemmeno l'oceano basterebbe per raccogliere tutte le emozioni provate in questi 2 giorni. Lo stato confusionale-nostalgico-post-concerto sta pian piano passando e pensieri,parole,sensazioni stanno iniziando a prendere il loro giusto posto nel cuore, dove per un paio di giorni hanno vissuto mescolate, provocandomi quel nodo alla gola, impossibile da sciogliere. Ho trascorso questi giorni a chiedermi perchè tutte le volte è questa storia, perchè puntualmente il giorno dopo non riesco ad ascoltare la musica, fino alla sera quando mi faccio coraggio e metto un cd di Claudio ed iniziano a scendere una valanga di lacrime. Questa volta invece le lacrime sono arrivate agli occhi,ne è caduta giù solo qualcuna,appannando un attimo la vista per poi ritornare indietro. La gioia di aver vissuto questi due concerti è talmente grande che non riesco neppure a piangere per la felicità. Questi due giorni sono stati davvero un sogno per me... 2 giorni che hanno visto realizzarsi un sogno inseguito per anni... e l'impatto con la realtà è stato più duro del solito. Ma procediamo per gradi e cerchiamo di tirare fuori qualcosa.
9 marzo 2004. Esco di scuola alle 13.25 e mi fiondo al Palasport,
gironzolando nei pressi dell'ingresso secondario in cerca di informazioni che di lì a poco arrivano. "Claudio arriva alle 5 ed entra subito;la macchina ha i vetri neri e non lo vedresti nemmeno passare". Aspetto le 16 e vado ai cancelli, dopo un pò arrivano i miei due fedelissimi compagni di viaggio (mio fratello Massimo e la mia cognatina Dora) e verso le 17.45 si aprono i cancelli per noi clabbers (sorvoliamo il fatto che ero davanti ad un cancello e ne hanno aperto un altro!). Metto il mio striscione e quello di unaparolaperte accanto in bella vista; Claudio sale sul palco, ci saluta a malapena con un "buonasera a tutti" e si mette a parlare con un'espressione molto seria con quello e quell'altro. Poi prende la chitarra in mano ed inizia con "tienimi con te", "la signora loro amica" (ovvero "signora delle ore scure"), "il pivot", "con te" e "doremifasol", che come al solito mi fa venire i brividi sulla pelle.Dopo tutto questo Claudio sembra essersi rilassato, fa qualche battuta, canta "i 3 porcellini" e verso le 19...scende dal palco.Si avvicina ad una signora nel parterre su una sedia a rotelle. Massimo inizia a fare "sale su", Dora "no,non è possibile", mentre io seguo in silenzio pronta a scattare appena sale le scale.E così è stato. Me lo sono ritrovato davanti, con la mia mano nella sua. "Claudio,me lo fai un autografo?". Lui si ferma,mi guarda: "Ho già detto di no ad altre persone,è tardi e se faccio gli autografi alla fine non faccio il concerto!". La mia mano lo lascia ed il cuore batte fortissimo. Cerco Massimo e Dora, chissà dove sono. Li incontro, hanno il sorriso stampato sul volto come me:anche loro ce l'hanno fatta. Da lì all'inizio del concerto il tempo è volato... alle 21.10 ecco arrivare il nostro Mago, accompagnato da un boato che fa tremare il palasport.
E' il secondo Crescendo per me ma non ci sono paragoni rispetto a quello di Arezzo; non solo per le canzoni (la scaletta è molto diversa) e per le aggiunte di alcuni elementi sui piani di casa quanto, soprattutto, per Claudio e la band. Lui molto più tranquillo e giocherellone (probabilmente anche perchè questa volta non ha problemi con l'acustica) e la band ormai collaudata e molto più unita. Sembra tutto un altro concerto. Sulle note di "cuore di aliante" corro sotto il palco e le mie dita sfiorano di nuovo quelle di Claudio."E' destino" mi dico. L'atmosfera è magica e calda, io e Dora cantiamo con tutto il fiato che abbiamo, ci guardiamo complici, balliamo... una vera e propria festa. Che alle 00.20 finisce. Vado a staccare gli striscioni e via a nanna,pronta a ripartire per il giorno dopo.
10 marzo 2004. Arrivo al palasport alle 16 in punto. Dopo un'oretta arrivano prima il mio nuovo compagno di viaggio nonchè il mio migliore amico Francesco, poi Silvia e Sandro.
Questa volta sono la prima ad entrare alle prove perchè ormai so quale cancello apriranno. Claudio ci fa aspettare un bel pò prima di entrare, sale sul palco,saluta e si mette a parlare con persone dello staff:la pedana centrale non fa. E così lui... viene da noi clabbers!ancora una corsa sulle sedie per scavalcare persone e zaini,con la macchina fotografica al collo ed il blocco in mano. Alzo gli occhi e Claudio è lì a pochi centimentri da me, mentre sento il cuore impazzire del tutto. Lo osservo immobile...è bellissimo...ed ha un sorriso dolcissimo, che infonde serenità e che ho impresso nella mente. Prende il blocco e mi chiede il nome. Rispondo ma lui continua a guardarmi:non ha capito. "Claudia" ripeto. Mi fa l'occhiolino come per dire "che bel nome eh?!"e firma. Rimango come una scema a contemplarlo,non gli tolgo gli occhi di dosso mentre lui scherza con le persone e con i nomi soprattutto (Maria Novella...come la piazza! Annarita...tutto attaccato?!?). Vorrei dirgli tante cose ma non ci riesco. Allungo una mano e tocco il suo giacchetto per rendermi conto che è realtà e non più un sogno. Gli chiedo un bacino. "un baciiiinoooooo" risponde lui, quasi divertito dalla richiesta (fino ad allora tutti avevano chiesto baci e non bacini!), si avvicina e le nostre guance si sfiorano. Non ho capito più nulla. Sono tornata a posto,mi sono buttata al collo di Checco che mi ha sventolato il suo autografo e che rideva per la mia espressione persa, ho chiamato la mamma, Massimo e Dora, ed ho cercato Silvia che nel frattempo aveva dato il pass di Unaparolaperte a Claudio.In quel momento se mi avessero chiesto quanto faceva 1+1, avrei risposto "non lo so". Dopo un pò mi sono ripresa e quando Claudio ha sceso le scale gli ho urlato "grazie"...un grazie che racchiudeva tanti piccoli grazie. Ha provato giusto qualche canzone: "mai più come te", "lettera", "mia libertà", "quei due" (col libricino!) per la gioia di Silvia e "lampada osram", che Anna ha sentito via telefono, poi ci ha salutato "ho rubato tutto il tempo possibile ma adesso devono entrare gli altri.A dopo!" e se ne è andato.
Qualche foto con Checco, Silvia e Sandro,un panino, un giro per il Palasport e sono già le 21...3 ore e mezza di canzoni volate come un soffio e con Checco lì accanto. Quanto abbiamo urlato, saltato... non potrò mai scordare "tutto in un abbraccio" stretta a lui, la sua espressione stupita quando Claudio faceva gli acuti, l'emozione e la gioia nei suoi occhioni celesti,i suoi urli... non scorderò mai niente di quelle sere. "cuore di aliante" ancora e mi rifiondo sotto il palco. Claudio riprende la mia mano!
"sono io"...Claudio chiede di stargli vicino e di accendere qualcosa...il Palasport si illumina del tutto,di giallo,rosso,verde,blu... un arcobaleno di luci!Già la sera prima è successo ma stavolta è più bello che mai,forse perchè ormai i "replicanti"si sono organizzati! "La vita è adesso"...una delle "mie" canzoni... alla fine Claudio inneggia alla vita "vivi la vita" , "salta perchè la vita è adesso" ripete.... In quel momento qualcosa di inspiegabile mi travolge...è proprio vero, la vita è adesso!
Ore 00.25... il sogno è finito... salutiamo Silvia e Sandro e via... incontro alla realtà.
Questi due giorni sono la dimostrazione che i sogni si possono avverare,l'importante è non smettere mai di crederci e di sperarci. "E si torna a scendere in pista", dove continua il solito viaggio, accompagnato da nuove impronte nel cuore e nell'anima, con l'uomo della storia accanto più vicino che mai e "con gli occhi suoi per sempre nei miei occhi".


Claudina
  Cl.27128

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