Cronaca di una festa annunciata

Emozionante performance di Claudio Baglioni al teatro Verdi

Lo avevamo preannunciato, al concerto di Claudio Baglioni al Teatro Verdi non potevano mancare le sorprese, una su tutte, un gradito ospite inatteso. Ma andiamo con ordine. Gia’ nell’attesa fuori dal teatro si notano numerosi fans desiderosi di festeggiare i 50 anni di Claudio, in mano hanno fiori, torte, pergamene e quanto la fantasia possa immaginare. Il sipario si apre e le prime note del piano itroducono "Acqua dalla luna" mentre uno scrosciante applauso accoglie il cantante. E’ proprio durante i saluti di rito che il Verdi inneggia il coro di "tanti auguri", ma sembra che Claudio sia un po’ stanco dei festeggiamenti, iniziati negli altri teatri gia’ da oltre quindici giorni, e cerca di sviare. "Mancano tre ore e finira’ anche questo giorno" dice in tono scherzoso, forse neanche troppo. Fra un brano e l’altro si intrattiene con il pubblico, in occasione dell’esecuzione di "Tamburi lontani" spiega che il concerto e’ dedicato a suo padre e ricordando quando gli compro’ il suo primo pianoforte. Il pianoforte, uno strumento che ha accompagnato il percorso artistico di Claudio fino ai giorni nostri che insieme alla chitarra ha dato vita alle sue varie composizioni, dalle meno conosciute "Ti amo ancora", "Il sole e la luna" "Lacrime di Marzo", fino ad arrivare a "Pace", "Acqua nell’acqua", " A Cla’", riproposte adesso in una versione nuova, ma che mantiene piu’ che mai l’originalita’ del rapporto fra cantautore e strumento, privo di tutto il contorno musicale che ha in seguito elaborato il sound di ogni singolo brano. Questo tour e’ davvero particolare, una serie di concerti per ascoltatori interessati, come a ricercare per un attimo di spengere quell’interruttore festoso di grida e cori che hanno accompagnato i tours precedenti. Claudio non perde l’occasione per farlo presente, il pubblico capisce, e cerca di rispettare quelle nuove sonorita’, trattenendosi dalla voglia di partecipare invadendo il campo musicale. "Non ho mai affermato di detestare la gioia festosa e commovente di un auditorio vivo", ha detto Claudio recentemente, indicando particolari occasioni nelle quali si deve rispettare chi vuole ascoltare, in particolar modo, quando i brani sono presentati in una forma diversa dal solito. Poi non manca di citare i botteghini dei teatri, che dovevano avere l’esclusivita’ della prevendita, senza favorire nessuno, in modo da creare un pubblico con un maggiore interesse a quel tipo di spettacolo, prima che all’artista stesso. E arriva la sorpresa clou. Dalle casse monitor sul palco si sente un’interferenza, Claudio volta lo sguardo verso i tecnici, la cosa si ripete e dopo pochi istanti da un lato del palco fa la sua comparsa Fabio Fazio che cantando "Tanti auguri" si avvicina a Claudio porgendogli una torta con tanto di candelina. Si alza una vera e propria ovazione dalla platea, il cantante resta vistosamente sorpreso, poi abbraccia l’amico e coglie l’occasione per far capire che il vano tentativo di evitare quella speciale ricorrenza era per limitare il piu’ possibile l’attenzione del pubblico verso un artista che di attenzione ne ha gia’ tanta, fino da ritenere opportuno non rinnovarla con ricorrenze che esulano dal vero e proprio mestiere. La serata adesso prende un’altra direzione, Claudio sembra rilassarsi e si lascia andare a ripetuti meddley agevolando questa volta lui stesso la partecipazione del pubblico. E Cosi’ fra "Questo piccolo grande amore", "E tu come stai", "La vita e’ adesso" e tanti altri intramontabili successi si va avanti fino al riprendere le redini del solista. Una citazione dovuta per le emozioni suscitate da "Quante volte" che il cantante introduce con un flebile fischio, e "Tutto il calcio minuto per minuto" al quale al piano si aggiunge il suono di un metronomo, poi ancora una nuova struggente versione di "Fammi andar via" fino a "Stelle di stelle" ridotta adesso ad un solo canto dopo la scomparsa di Mia Martini. Ma l’esecuzione piu’ calda di questo tour resta "Buona fortuna", spoglia da ogni nota strumentale e senza neanche fare uso del microfono. Il Teatro si stringe silenzioso intorno a questa emotiva interpretazione lasciandosi andare ad un lungo applauso finale da brivido. Alcuni bis ed il concerto finisce con "Solo", come a rappresentare un senso di nostalgia di qualcosa, la stessa nostalgia che traspare nella triologia discografica di Claudio, un musicista che ha ancora molto da dire, e che solo il futuro sapra’ accogliere con la stessa intensita’ di come ha accolto la sua carriera artistica, perche’ sono pochi i ragazzi di 50 anni che si chiamano…. Claudio Baglioni.

Silvia e Alberto


                
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