Enna,12-05-2000                       

Lettera al Viaggiatore

Caro Claudio, sono qui nella mia stanza che sistemo gli ultimi ricordi del "nostro viaggio".
Riguardando le foto un po' sfocate ripenso a quella sera, a quei momenti, a quell'11 Maggio tanto atteso e finalmente arrivato;ma ciò che mi prende al cuore, alla gola, non è solo una gioia estatica,una felicità fanciullesca, è anche una malinconia, un desiderio quasi di piangere,di sfogare tutti i sentimenti accumulati in quel Palasport.
E' un misto di felicità per l'evento visto,immortalato nelle foto e nella mente,nei gadget e nei piccoli ricordi; e di tristezza perchè quell'evento stupendo è passato.
Insomma,una "commozione da ricordi meravigliosi".
Io ho soltanto 15 anni e so che ci sono fans molto più grandi di me che ti seguono da molto più tempo, ma ciò che ho provato lì, in quel Palasport rimbombante di suoni e voci che si mescolavano insieme, non ha età e non tiene conto delle esperienze vissute.
Ed io ti ringrazio, Claudio, non di esistere, perchè sarebbe troppo banale e monotono,ma di essere un poeta, di saper riempire ogni angolo del mio cuore di parole,di suoni,c he, stanne certo, non mi hanno attraversata invano.
E così dal "cassetto dei ricordi" riecheggiano quelle quasi 5000 voci che cantavano insieme,quei 5000 cuori che battevano insieme "a tempo di musica".
Tutti insieme abbiamo gioito sulle note de "La vita è adesso",sofferto con "Fammi andar via",protestato con "Noi no" e i nostri pugni vibranti in aria,mandato messaggi a un domani che ci sfugge,a un futuro incerto,a un viaggio indefinito.
E tutti insieme abbiamo desiderato che quella notte non finisse mai,che il Viaggiatore si fermasse ancora un po' nella nostra calda "stazione di viaggio". Ma,purtroppo,come tutte le cose belle,anche questa è finita e il Viaggiatore è ripartito lasciando piccoli pezzi di sè nel cuore di coloro con cui si è "messo in ascolto".
Ciò che resta impresso nel cuore e nella mente,al di là di gesti,parole,note,è l'immagine nitida,chiara,emozionante di due amiche accomunate dalla stessa passione e di uno zio che urla al telefonino un appassionato "TI AMO" alla moglie sulle note di "Questo piccolo grande amore".

Chiara (orgogliosamente)clabber 16431
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