(Sono io...) Un gancio in mezzo al cielo

Mi è sembrato di tornare indietro nel tempo... quando a 18 anni sognavo che arrivassi tu e mi chiedessi se volevo fuggire via con te... non una fuga d'amore, intendiamoci, non sono mai stata innamorata di te... ti ho sempre voluto un bene dell'anima, uno di quei sentimenti così forti, intensi e veri che ti accompagnano finchè campi. Sognavo che venissi a strapparmi via dal grigio della mia vita, dai pianti in una solitudine che solo tu riuscivi (e tuttora riesci) a colmare... sognavo che mi portassi via, lontano dai miei tristi pensieri, lontano dalle lacrime, lontano da quei mostri cattivi che non mi lasciavano vivere i miei 18 anni come una ragazza di 18 anni dovrebbe fare..
Oggi la storia si ripete... è cambiato tanto nella mia vita, ma non le lacrime, non la sfortuna di avere intorno persone che vogliono rovinare tutto il bello che riesco a costruire, non la mia incapacità di ignorarle, di vivere le mie vittorie, sbattendole in faccia a loro ed a tutti quelli come loro... E non sei cambiato neanche tu, il tuo sguardo che mi dà coraggio, le tue parole dette sempre al momento giusto, la tua capacità di penetrarmi nell'anima...  anche oggi, come tanti anni fa, guardandoti in tv, ascoltando le tue parole, lasciandomi penetrare dai tuoi occhi, ho sognato e sperato la mia utopia... che tu suonassi il mio citofono e mi dicessi ."sono io... vieni via con me...".
Solo che stavolta saremmo stati in tre:io, tu e mio figlio, il mio piccolo Cucaio, per fuggire via, lontano, in un mondo meraviglioso e puro come il sentimento che mi lega a te da ormai da 25 anni, un mondo che ho sempre sognato, in cui poter essere finalmente serena e tranquilla perchè ci sei tu che mi proteggi... Grazie Claudio... grazie per essere sempre e comunque il mio gancio in mezzo al cielo... so che il mio citofono non suonerà mai.. .ma anche il solo immaginarlo mi aiuta a sopportare tutto il marcio che ho intorno... Ti voglio tanto bene...

1968

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