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Una recensione per te...

Tutti qui

Claudio Baglioni -"Tutti qui"-collezione 1967-2005. Triplo cd con 40 brani, tra i quali un inedito e alcune sorprese da collezionista appassionato. Tre rarita' i titoli piu' sorprendenti: 'Annabel Lee', 'Ci fosse lei' e 'La suggestione'. 'Tutti qui', che e' anche il titolo della raccolta, e' l'inedito scritto per la raccolta

Come i giorni sono tanti
a guardarli da quassu'
e a portarli tutti avanti
quanti restano laggiu'
ti inventi allora degli istanti
che la vita non da piu'
sotto le dita quei momenti
che vorresti ancora tu
tutti qui.

Santa musica leggera
per chi e' senza compagnia
per un’esistenza intera
per amore o per pazzia

che dura tenerezza c’era
al rientro di periferia
dentro un ragazzo di pianura
a caccia della sua poesia

tutti qui, tutti qui
i miei viaggi che vago
per quel mare che ormai e' un lago
tutti qui i miei sogni
di essere un mago
e di correre il vento mai pago

e per battere il mio tempo
l'ho dovuto vivere e
mi ha rubato nel frattempo
tutti quanti gli altri me

e una canzone non e' niente
e' un odore o una bugia
soffia al cuore della gente
mentre prova a volar via

dal ponte amaro del presente
dietro a qualche nostalgia
o un metro dopo l'orizzonte
sopra il treno della fantasia

tutti qui, tutti qui
i miei passi all'assalto
delle strade di nubi e asfalto
tutti qui i miei sguardi
oltre il cielo in un salto
per vederlo una volta dall'alto

e arrivare in capo al mondo
e alle stelle che non hai
ma siamo storie di un secondo
di chi non ha vinto mai

tutti qui, tutti qui
i miei anni alle porte
sulle scale di un pianoforte
tutti qui i miei pezzi
a ingannare la sorte
per cantare piu' a lungo e piu' forte

se nel sole di domani
ci perdessimo cosi'
e se anche fossimo lontani
noi saremo insieme sempre tutti qui

  Alberta

Sono passati poco più di due mesi da quando, quasi di soppiatto, lo scorso ottobre cominciò a parlarsi online del "nuovo singolo di Claudio", prima ancora dell'uscita discografica targata 4 novembre ... e a distanza di questi due mesi circa posso dire che il brano Tutti Qui, per me, si è rivelato essere veramente ben altro che il classico inevitabile "inedito da compilation" (quel che un po' tutti temevamo; io in particolare, dopo un singolo come Crescendo e cercando che a tutt'oggi non riesco ad ascoltare per una sorta di vera e propria repulsione fisica)...

La canzone Tutti Qui è decisamente di più, per me: un piccolo scrigno affascinante, dal quale continuano a scaturire spunti di emozione e di riflessione.

A leggerne il testo e basta, lo scorso ottobre, quando se ne potevano ascoltare solo 30 secondi in rete, sulle prime non mi aveva fatto sinceramente tutta quest'impressione ... i suoi versi (abituata ai testi degli ultimi 15 anni, spesso assai criptici come nella c.d. trilogia, altre
volte magniloquenti e talora un po' retorici come in più di un brano di Sono Io) mi erano sembrati, lì per lì, un po' i pensierini delle elementari, però già mi aveva suscitato una gran simpatia e tenerezza questo ritorno all'autobiografismo più puro e con il cuore in mano (un campo nel quale Claudio non mi ha mai delusa, mai ... le sue canzoni "bruttarelle", od almeno quelle che per me lo sono, esulano tutte, e completamente, dalla stretta autobiografia personale, dallo scavarsi dentro: Da me a te, Caravan, Di là dal ponte, Fianco a fianco, Per incanto, Crescendo e cercando ... non credo sia un caso).

Ben presto però mi resi conto che veramente nessun verso è scritto a caso in questo brano, che ogni suo passaggio - o quasi - è un chiaro rimando ad un'altra sua canzone del passato. Emblematico è il verso "e per battere il mio tempo/l'ho dovuto vivere", che subito rimanda a Cuore di aliante ("a combattere il tempo/come si fa/si può battere solo/ a tempo di musica/non ti abbattere al tempo/che se ne va/lo puoi battere ancora/a tempo di musica"), ma anche, per esempio, i "passi all'assalto", che rimandano al "cuore all'assalto" di Nasodifalco; o quel "tutti qui i miei sogni di essere un mago", che rivisita il "volevo essere un grande mago" di Acqua dalla luna; od il verso "... e di correre il vento mai pago", che fa pensare a La piana dei cavalli bradi; oppure "siamo storie di un secondo/di chi non ha vinto mai", così vicina al tema di L'ultimo omino ("come sarebbe mai la storia se a vincere fossero i perdenti "); od anche "e una canzone non è niente/è un odore, una bugia", che richiama molto il verso "e una canzone, neanche questa/potrà mai cambiar la vita" di Strada facendo, etc. etc..

Già così, quindi, questa canzone cominciò ad assumere un significato diverso per me ... mi sembrò di scorgervi una vera, sincera, sentita e personale sintesi di quel che significa, per lui, vivere tutta una vita in musica e per la musica, e voltarsi indietro - quasi sgomento ma anche un po' fiero - nel constatare quanto tempo, quanta musica e quanta acqua già siano passati sotto quel suo "ponte amaro del presente"...

Un altro tassello in questo puzzle affascinante, che è per me Tutti Qui, mi "andò a posto" vedendogliela eseguire live per la prima volta il 6 novembre scorso da Fabio Fazio, tutto solo al pianoforte, con quell'arrangiamento spoglio, intimistico ed essenziale, che prediligo enormemente rispetto alla versione da studio ...
Un semplice, umile, pulito suono di pianoforte e nulla più ad imbrigliare la voce ... una canzone che lui canta con grande trasporto e pathos dal vivo, specie nell'occasione "faziesca", con quegli occhi chiusi, che per me costituiscono visivamente - da sempre - il discrimine tra il Claudio che "sente" immensamente ciò che canta ed il Claudio che lo "sente" un po' meno ...
Bello, bello.
Ogni volta che rivedo quell'esibizione televisiva mi emoziono.

Infine, il video girato da Duccio Forzano.
Non manca mai di emozionarmi anche quello, con la parata commovente degli "altri sé" in bianco e nero, tutti rubatigli dal tempo.
Quel verso, "mi ha rubato nel frattempo tutti quanti gli altri me", non solo mi rimanda chiaramente alla mia amata "A' Cla'" (A' Clà, lì ho lasciato te/così, per un altro me"), ma mi dice che Claudio, se si sente pur sempre defraudato - ora più che mai - da questo tempo tiranno (da sempre suo leit motiv ed una delle sue massime fonti ispiratrici, visto che a questo tema lui ha dedicato, come ben sappiamo, interi dischi, da Sabato pomeriggio a Viaggiatore), nondimeno ora parrebbe - forse - saper almeno esprimere questa sua malinconica ed abituale tematica con un po' di amarezza e/o di angoscia in meno e con un po' più di benevola e serena accettazione (per il tempo e per se stesso) in più.

Non mi stanca mai, questa canzone.

Davvero, Tutti Qui si sta avviando a diventare per me - come già mi è capitato di scrivere qui - quasi un'altra Il sogno é sempre, pervasa da quella sorta di "saggia malinconia" (comunque venata di qualche guizzo di positività e serenità, nonostante tutto) che, almeno in questo momento, pare essere diventata la cifra espressiva più consona all'uomo mezzo semplice e mezzo strano ...
... ed è il più grande complimento che personalmente potrei fare a questo pezzo :-)

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