XIV Raduno ClaB

Fiuggi, 17/01/10

Con il mio oramai classico ritardo, vi riporto parole e immagini dell’ultimo raduno. In questi giorni a causa di una terribile influenza non ho avuto tempo da dedicare a voi, amici del book, ma ho avuto modo di riflettere sull’accaduto di domenica 17 gennaio a Fiuggi.

Bhè, non dirò nulla di nuovo in quanto tutti ormai sanno tutto.

Posso solo aggiungere che non mi aspettavo l’accoglienza che abbiamo ricevuto. Non voglio fare critiche, non voglio accusare nessuno, dico solo che, un’associazione che funziona da tanto tempo, non può organizzare un raduno ai limiti della sopravvivenza e soprattutto della sicurezza.

Eravamo davvero accampati gli uni sugli altri. Bastava semplicemente che gli organizzatori si fossero impegnati ad organizzare gli spazi, distribuendo le persone in maniera ordinata lasciando, perché no, almeno una corsia al centro.

Claudio poi poteva iniziare non con una canzone ma entrando con il suo solito garbo e scusandosi del disagio e che, come poi ha spiegato, le difficoltà per organizzare raduni, sono davvero tante; ed è proprio per tutti questi motivi, non ultimo, il mancato senso di civiltà di coloro che hanno inveito contro Claudio a parole e con il lancio di oggetti (se io fossi stata al suo posto, me ne sarei andata), che i raduni a parer mio non si faranno più.

Credo di poterlo dire con assoluta certezza perché il volto di Claudio pochi di noi riusciranno a dimenticarlo, come ancora ho davanti i miei occhi lo sguardo che lanciò al pubblico durante il raduno di Firenze, quando dal pubblico giunse un fischio nei confronti di un suo ospite.

Vabbè, detto ciò, posso dire che, a parte i muscoli doloranti delle gambe e del mio povero fondoschiena, è stato un raduno durante il quale ho visto Claudio commuoversi rivedendo le immagini del concerto all’olimpico nel 1998 durante il tour “da me a te” (IO C’EROOOOO) e per me è stata quella l’emozione più bella…con quella parola di Cla che al microfono con gli occhi lucidi ha sussurrato:” CHE SOGNO…!!!”

Claudio, vorrei dirti che….come dici sempre tu il SOGNO E’ SEMPRE…quindi coraggio che concerti come quelli dell’olimpico si possono ancora fare, sono sicura che riceveresti lo stesso calore di allora.

E poi che dire del grande, indimenticabile 2° incontro con la padroncina di casa Silvia, immortalato dalla mitica foto. Silviù spero tanto di rivederti presto presto e magari chiacchierare un po’ di più senza dover stare ore in piedi sotto la pioggia, magari con Terry e Susi intorno ad un tavolo a berci un caffè……eh???.

Claudia PG